• Tunnel Colle di Tenda Carousel - Operai al lavoro

IL COLLE DEL TENDA

Il passaggio attraverso il Colle di Tenda si inserisce in una direttrice nord-sud che consente il collegamento diretto della Pianura Padana (province di Cuneo e Torino) con la Costa Azzurra e la costa ligure attraverso le propaggini occidentali delle Alpi Marittime lungo la valle Vermenagna (in Italia) e la valle della Roya (in Francia).

In particolare, dalla città di Cuneo grazie alla strada statale 20 si raggiunge il Colle di Tenda in direzione sud per poi proseguire in Francia lungo la RD6204 dopo aver superato la galleria di valico e il confine (1.320 metri sopra il livello del mare).

Il collegamento fa parte dell’itinerario europeo E74 e consente di unire agevolmente il capoluogo piemontese con Ventimiglia e la Costa Azzurra.

Cartografia del collegamento Italia - Francia

Il progetto originario prevedeva la costruzione di una nuova galleria accanto a quella storica, entrambe lunghe circa 3.200 metri. Una diretta verso la Francia e l’altra da allargare in direzione Italia, monodirezionali con una carreggiata effettiva di 6,50 metri (una corsia di marcia di 3,50 metri, una corsia di emergenza di 2,70 metri e una banchina di 0,30 metri). 

Per garantire la continuità del collegamento stradale, il progetto prevedeva di non lavorare contemporaneamente sulle due gallerie. Sarebbe stato completato prima lo scavo del nuovo tunnel, deviando il traffico su di esso, e solo successivamente si sarebbe proceduto all’allargamento della galleria storica.

Oltre alle due nuove gallerie, erano previste le seguenti opere minori sia sul versante italiano che su quello francese:

  • Versante italiano: sistemazione della SS20 e dei piazzali, realizzazione degli imbocchi, rifacimento della casa cantoniera dell’Anas, demolizione e rifacimento del ponte attuale sul rio Panice con accesso a una frazione sulla destra del corso d’acqua.
  • Versante francese: imbocco della galleria, rimodellamento del versante e rifacimento della RD6204 nel tratto compreso tra l’imbocco della galleria e l’attuale viadotto Romanin, con l’inserimento di nuovi tornanti. Inoltre è stato realizzato un nuovo viadotto di scavalco del fosso del Cà. Per la realizzazione dei nuovi tornanti sono state previste numerose opere di sostegno, tra cui terre armate, paratie tirantate e pareti chiodate.

Tuttavia, nell’ottobre 2020, la tempesta Alex ha causato gravi danni sul versante francese, tra cui il crollo del viadotto storico sulla RD6204 e del viadotto appena costruito sul fosso della Cà. Questi eventi hanno reso necessaria una riprogettazione completa degli interventi sul lato francese, oltre a misure di sicurezza e monitoraggio del versante.

Anche il versante italiano ha subito dei danni, seppur minori, come erosione concentrata e smottamenti. A causa dei danni riportati nell’alluvione il traforo internazionale del Tenda è stata chiuso ed attualmente sono in corso le lavorazioni di sistemazione propedeutiche alla riapertura, tra le quali la realizzazione del nuovo ponte di scavalco del fosso del Cà, la modifica degli imbocchi delle due gallerie sul versante francese, la messa in sicurezza del vallone del Cà, la sistemazione idraulica del torrente Roya e molte altre opere minori.

Immagine renderizzata del ponte di scavalco
Ponte di scavalco